Rendicontazione Contributo volontario

Cos’è il contributo delle famiglie?

E’ una quota contributiva di 15 euro richiesta annualmente alle famiglie che consta di due quote indipendenti:

  • una obbligatoria di 7 euro costituisce il rimborso delle spese sostenute dall’Istituto per la stipula del contratto di assicurazione che copre l’infortunio e la responsabilità civile degli alunni;
  • una volontaria di 8 euro, deliberata dal Consiglio di Istituto, impiegata per supportare la realizzazione di specifici progetti di ampliamento dell’offerta formativa, per la manutenzione di strumentazioni tecnologiche o per il pagamento di esperti esterni.

Le famiglie possono liberamente decidere di aumentare a proprio piacimento la quota volontaria.

 

Perché versare annualmente il contributo volontario?

Per consentire agli alunni della classe o sezione di poter realizzare attività progettuali inserite nel Ptof che richiedono l’acquisto di specifici materiali o competenze di esperti esterni. Il contributo volontario ha una ricaduta diretta sugli alunni e contribuisce ad eliminare la consuetudine di richiedere alle famiglie contributi per svolgere particolari attività nel corso dell’anno.  Può essere impiegato per:

  • Acquisto di strumenti informatici
  • Acquisto e rinnovo materiale didattico
  • Acquisto di sussidi didattici
  • Acquisto di materiali di facile consumo per le attività didattiche delle classi o sezioni.
 
Come viene ripartito?

I contributi volontari vengono assegnati alla singola classe o sezione, sulla base delle somme effettivamente versate dalle famiglie degli alunni frequentanti le classi o sezioni medesime.

Il totale dei contributi versati a titolo volontario viene inserito nel Programma Annuale e ogni anno, a consuntivo, viene rendicontato dettagliatamente ed approvato dal Consiglio di Istituto e dai Revisori dei Conti.

 
E’ detraibile?

La quota volontaria del versamento è detraibile fiscalmente, in base alla Legge 2 aprile 2007, n. 40, a patto che detto versamento risulti effettuato tramite bonifico bancario e che sia destinato all’innovazione tecnologica e all’ampliamento dell’offerta formativa.  Si riportano in via generale utili indicazioni per le famiglie:

  1. Se effettuata individualmente, la quota del contributo è detraibile fiscalmente, in base all’art. 15, co. 1, lettera e-bis del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (T.U.I.R.) n. 917/1986. La circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 7/E del 04.04.2017 ha precisato che la detrazione fiscale spetta anche per i contributi versati per i viaggi di istruzione e le uscite didattiche, per l’assicurazione degli alunni e per ogni altro contributo scolastico finalizzato all’ampliamento dell’offerta formativa deliberato dagli organi d’istituto (corsi di lingua, teatro, ecc., svolti anche al di fuori dell’orario scolastico e senza obbligo di frequenza). La detrazione per le suddette spese è calcolata per un importo massimo stabilito annualmente per ogni alunno.
  2. I contributi volontari consistenti in erogazioni liberali finalizzate all’innovazione tecnologica, all’edilizia scolastica, all’ampliamento dell’offerta formativa sono detraibili fiscalmente senza limiti di spesa (art. 15, co. 1, lettera i-octies del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (T.U.I.R.) n. 917/1986). Ai fini della detrazione, i contributi indicati nel presente comma non sono cumulabili con quelli previsti dal comma precedente.
  3. Per usufruire della detrazione fiscale il versamento deve essere effettuato tramite bollettino
    postale o bonifico bancario specificando nella causale del versamento la tipologia di contributo:
    “Contributo volontario ai sensi dell’art. 15, co. 1, lettera e-bis del T.U.I.R.” oppure “Erogazione
    liberale ai sensi dell’art. 15, co.1, lettera i-octies del T.U.I.R.”

 

 
Quote versatea.s. 2020-2021: le quote sono state destinate alle singole classi e sezioni per l’acquisto di materiale o sussidi per specifici progetti. L’importo totale di 50 euro per ciascuna è stato erogato con l’aggiunta delle somme non utilizzate nello scorso anno scolastico ed integrate con i fondi scolastici per quelle classi o sezioni ove i contributi versati fossero insufficienti.